Entrare nelle sale della Bianchi Giovanni in via Oltrecolle a Lipomo è ripercorrere la storia dei setaioli comaschi.
Dagli stampini, blocchi a immersione per la stampa in uso a inizio secolo, alle collezioni di foulard e cravatte stampate su sete preziose, ai quadri realizzati su seta per il Metropolitan Museum, il British Museum, o la Fondazioni Hundertwasser.
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Aperto in via Milano a Como nel 1866 da Giovanni Bianchi, tessitore a mano e figlio di tessitori, il laboratorio diventa presto simbolo della storia e della tessitura comasca con i suoi telai e i lunghissimi tavoli per la stampa a mano di pezze di seta e di chiffon.
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Dallo jacquard allo stampato, dal mercato interno a quello estero, negli anni l’azienda continua a crescere aumentando la produzione; la scelta di fibre naturali e il legame con la tradizione si intrecciano in modo armonico con l’eleganza senza tempo e la cura dei dettagli.
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La Bianchi Giovanni non rinuncia al made in Italy e dagli anni ‘90 continua la ricerca di equilibrio fra l’eleganza della seta, l’originalità dei disegni e una tecnologia sempre più innovativa che, insieme a creatività e passione, firma i loro foulard, fazzoletti in seta, articoli promozionali, parei e sciarpe.
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